Pace sia pace a voi - Animazione Liturgica

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Canti Liturgici

Pace sia pace a voi: Il Testo

Pace sia, pace a voi

“ Pace sia, pace a voi ”:  la tua pace sarà
sulla terra com’è nei cieli.
“ Pace sia, pace a voi ”:  la tua pace sarà
gioia nei nostri occhi, nei cuori.
“ Pace sia, pace a voi ”:  la tua pace sarà
luce limpida nei pensieri.
“ Pace sia, pace a voi ”:  la tua pace sarà
una casa per tutti.

“ Pace a voi ”:  sia il tuo dono visibile.
“ Pace a voi “:  la tua eredità.
“ Pace a voi “:  come un canto all’unisono
che sale dalle nostre città.

“ Pace a voi “:  sia un’impronta nei secoli.
“ Pace a voi “:  segno d’unità.

“ Pace a voi “:  segno d’unità. “ Pace a voi “:  sia l’abbraccio tra i popoli la tua promessa all’umanità.

Pace sia pace a voi,  la tua pace sarà una casa per tutti.

Lo Spirito Santo arriva portando pace e gioia. Pace sia, pace a voi, eseguito come canto finale (così come previsto dagli stessi autori: il Gen Rosso insieme  al Gen Verde), riesce bene con una melodia di impatto, a suscitare una festa di gioia sprigionata dallo Spirito Santo nella riconciliazione avvenuta durante la celebrazione eucaristica. E allora con la gioia nel cuore ritorniamo nelle strade, nelle nostre case, verso i luoghi della vita dando la nostra testimonianza. Le parole di Gesù, Pace sia, pace a voi, devono lasciare traccia dentro di noi anche nei giorni seguenti quando tutto sembra ormai dimenticato dalle distrazioni che la vita di ogni giorno gioca a sfavore nella nostra crescita spirituale. Il termine "pace" è molto vasto e complesso, un argomento da approfondire può essere "la pace e le religioni " trattato in Wikipedia.

Pace sia, pace a voi, è un canto piuttosto complesso. Il Gen Rosso e il Gen Verde, autori di questo e di tanti altri splendidi , per fortuna, non hanno mai lesinato l'aggiunta di elementi esecutivi nello spartito necessari agli animatori per una buona realizzazione del canto.

Il testo di Pace sia pace a voi, cominica con il ritornello cantato all'unisono (ad una voce) dal coro assieme all'assemblea. Ovviamente la parte cantata è quella riferita alla voce di soprano in quanto rappresenta la melodia. Terminato il ritornello si canta la prima delle due strofe. Il protagonista diventa adesso sicuramente il coro con le sue 4 voci dispari. Durante il canto delle strofe l'assemblea può cantare la parte della voce dei soprani oppure rimanere in silenzio (questo è il nostro consiglio) e cantare il solo ritornello, in questo caso l'ingresso dell'assemblea al solo ritornello produrrà un effetto di maggiore enfasi e progressione a tutto il canto. La scelta a voi animatori.

Pace sia pace a voi prosegue poi con il ritornello e la seconda strofa. Quindi c'è un innalzamento del tono del brano sul finire della seconda strofa  e poi il ritornello conclusivo. Il brano termina con la parola "pace" (vedi Fig. D
) cantata a tre voci dispari. Solo in questo caso i soprani si aggiungono alla voce dei contralti, lasciando alla sola assemblea il suono prolungato dell'ultima sillaba  "ti" della parola "tutti".


(Fig. D
)

Lo spartito che trovate in fondo alla pagina, dicevamo è ricca di elementi interpretativi che consigliamo di vedere e rivedere durante le prove di canto se vogliamo ottenere una esecuzione dignitosa.

Molte sono le difficoltà e le insidie che possono inficiare una buona esecuzione corale. La voce dei soprani che coincide con quella dell'assemblea in verità non richiede capacità esecutive particolari a parte una alterazione tonale in partitura sulla frase "nei nostri occhi nei cuori" (vedi Fig. E
) che dopo un paio di prove risulta quasi spontaneo cantare correttamente.


(Fig. E
)

La voce dei contralti anch'essa non ha particolari difficoltà se non nel ritrovarsi in alcune frasi cantate con la melodia uguale a quella dei soprani e immaginiamo che serva a rafforzare alcune parole del testo oltre a dare un certo effetto corale. Di tutto il canto la parte delle strofe è indubbiamente la più difficile da eseguire nelle quattro voci dispari. Da un lato i tenori hanno un bel da fare con note abbastanza alte (ricordiamoci che la maggior parte dei nostri cori sono formati da cantori non professionisti), mentre i bassi si ritrovano un vocalizzo non proprio facilissimo nella sua esecuzione (vedi la sezione Consigli e Trucchi). Non avrà il fascino della quattro voci dispari, ma eseguire il canto Pace sia pace a voi ad una voce, può essere una variante comunque valida soprattutto per quelle comunità che non hanno la possibilità e la fortuna di avere una corale numerosa e preparata.

Tecnica vocale
Nella partitura, trovate un elemento esecutivo con la sigla "B.C."  che vuol dire cantare a bocca chiusa. Questo modo di cantare può sembrare normale e quindi facile da eseguire. Niente di più sbagliato e per questo motivo merita un approfondimento. Può sembrare banale e quasi inutile eppure capita spesso sentire cantare emettendo una vera e proprio vocale "U" a bocca completamente aperta. Non è questo evidentemente il modo di cantare a bocca chiusa. Quindi quando diciamo di cantare la "U" a bocca chiusa, realmente la bocca deve rimanere chiusa. Eseguendo bene questo modo di cantare, il suono che ne risulterà sarà molto basso in termini di volume, quindi consigliamo alle voci in questione di stare vicini ad un microfono di più rispetto agli altri. Il canto a bocca chiusa è da considerarsi una vera e propria tecnica vocale, a cui fra l'altro non siamo molto abituati, per questo consigliamo di esercitarsi più volte e in modo adeguato.

Tonalità alta
La tonalità del canto richiede una voce da buon tenore e quindi può essere necessario l'abbassamento di un tono per evitare inutili "grida di sofferenza" da parte delle voci maschili.

Elementi espressivi
Infine vogliamo stimolarvi alla lettura e messa in pratica di alcune simbologie esecutive che vi aiuteranno nella interpretazione di questo magnifico canto liturgico. Gli apici " ' "  che trovate in alto sul primo pentagramma, vogliono indicarci il momento della presa del respiro. Mentre alcune sigle come  "f", "mf", "mp", "dim.", "cresc.", indicano rispettivamente forte, mezzo forte, mezzo piano, diminuendo, crescendo, ovvero volume ed espressione durante il canto. Se solo si riuscisse ad interpretare ed eseguire questi simboli, saremmo già di fronte ad un buon risultato.

Lo spartito di pace sia pace a voi, è completo di elementi esecutivi vocali e strumentali che ci aiuteranno a realizzare un buon sottofondo. Il brano comincia con una introduzione del solo organo (vedi spartito). A metà introduzione, entrano quasi contemporaneamente le percussioni e il cembalo per tutta la durata del brano. Alla strofa si aggiunge una chitarra ritmica ad arricchire e completare l'accompagnamento ritmo. Vediamo adesso più da vicino nello specifico i ruoli dei vari strumenti musicali.
Organo
Quella che trovate in partitura, ci sembra l'accompagnamento originale dell'organo. Come potete notare è semplice e quindi alla portata di tutti, purchè si sappia leggere la musica. L'organo rimane lo strumento principale di questo canto liturgico.  Suonerà dall'inizio sino alla fine con una introduzione e un breve intermezzo musicale nel passaggio tra ritornello e strofa. Tranne questi due ultimi passaggi dove è bene eseguirle con recitativo e in evidenza, per il resto si può utilizzare un unica composizione di registro appropriato.
Percussioni
Un bongos può bastare per ottenere una ritmica vicina a quella originale e se ben suonato aiuta a mantenere insieme alla chitarra e al cembalo il ritmo del canto.
cembalo
Il cembalo è uno di quei strumenti che vanno suonati con moderazione e non in tutti i canti. In questo canto il cembalo veramente dà un valore aggiunto a tutto l'arrangiamento. E' inutile soffermarsi sul ritmo da produrre, è molto semplice, aiutatevi pure ascoltando il video.
Chitarra
Protagonista soprattutto durante le strofe. E' la vera novità strumentale in questo contesto. Per tutto il resto del brano invece deve suonare in modo da confondersi con gli altri strumenti ritmici senza prevalere su di essi con un delicato arpeggio.

Ribaltando la regola che vuole l'esecuzione di un arpeggio delicato durante le strofe e le pennate più o meno ritmiche al ritornello, nel nostro canto Pace sia pace a voi, suoneremo invece con la chitarra un arpeggio (vedi Fig. A) al ritornello e uno dei due ritmi (Fig. B e Fig. C) in base ai gusti e alle capacità esecutive dei nostri chitarristi, durante le strofe.


Fig. A

Legenda:
p = pollice
i = indice
m = medio
a = anulare


Fig. B

Legenda:
^ = pennata verso giù
V  = pennata verso sù
>  = accentuare la pennata rispetto alle altre



Fig. C


Il ritmo raffigurato in Fig. C
, presenta una difficoltà media data dalla diversa durata di ogni pennata. Il consiglio è sempre lo stesso: cominciare ad impararlo suonandolo lentamente fino ad arrivare in modo progressivo alla velocità corretta.

  • Canto di congedo (Celebrazione eucaristica)

  • Scambio della pace (Celebrazione eucaristica)

  • Giornata delle pace

  • in tutti quei momenti celebrativi e non dove si celebra la pace.


N.B. il canto Pace sia pace a voi, eseguito durante lo scambio della pace, risulta troppo lungo, per cui vi consigliamo di tagliarlo e realizzarlo in forma breve. Ricordarsi sempre che i canti devono avere una durata tale da non fare attendere il celebrante
che ha la priorità sul resto.

titolo: Pace sia, pace a voio
testo:
Gen Rosso - Gen Verde
musica:
Gen Rosso - Gen Verde
------------------------------
tratto da:
Come fuoco vivo
edito da:
Città Nuova
anno:
1998

Per un uso didattico e pastorale ascolta il video canto qui proposto, potrai far conoscere e insegnare il canto al coro e all'assemblea.

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