Animatori liturgici seconda parte - Animazione Liturgica

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Definizione e obiettivi degli
Animatori Musicali
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Seconda parte

Con la migliore musica

Il Salmo 33 ci invita a offrire a Dio la migliore musica, questo lo analizzeremo in due aspetti fondamentali.

di Aldo Blanco curato e tradotto da Mauro Bertini

1° La migliore musica nasce da un cuore umile (Sal. 51, 16-19)

Un cuore che riconosce la grandezza di Dio e che fuori di Lui non c'è altro lo esprime con canti. Quelli che sono guidati dallo Spirito Santo e vivono i criteri del Vangelo, possono offrire a Dio la migliore musica con il loro canto o suonando qualche strumento però soprattutto proteggendo la propria fede con la testimonianza della propria vita, visto che "di quello che dice la bocca è pieno il cuore".
E' necessario avere uno stile di vita conforme al servizio che si esegue.
La testimonianza di vita di ogni membro è fondamentale.
Nessuno che sia sincero e che assuma la responsabilità di appartenere al gruppo può avere nella sua vita quotidiana un comportamento diverso da quello che deve manifestare nell'esercizio del suo servizio.
Una delle principali virtù del gruppo dovrà essere l'umiltà. Umiltà per riconoscere quando non facciamo le cose sufficientemente bene, sforzandosi per migliorarle, accettando anche l'aiuto degli altri. Umiltà per aiutare e partecipare con gli altri quando è richiesto il nostro aiuto e collaborazione. Tutti i gruppi hanno sempre cose da apprendere dagli altri.

2° Esercitando e mettendo in pratica i doni naturali

Esistono doni naturali donati da Dio, così come doni materiali (strumenti musicali, apparecchiature audio, ecc...) che Dio dà per l'esercizio del servizio.
E' necessario che questi doni si sviluppino per mezzo delle prove, dello studio e della pratica. Non tutto cadrà dal cielo, la parte che corrisponde ai membri del gruppo sta nel miglioramento continuo, appoggiandosi nello studio della musica. E' importante definire i giorni delle prove e fornire materiale nuovo sia di canti, arrangiamenti, spartiti che aiuteranno la crescita tecnica.
Quando si dà l'armonia delle voci, degli strumenti e l'apertura allo Spirito, si crea un ambiente tale quasi che si può percepire la presenza di Dio e questo riesce con musicisti e cantanti che sono disposti a mettere in pratica i doni che sono loro stati affidati.
Questo lo possiamo semplificare con l'espressione di Sant'Agostino che dirigendosi alla comunità che l'accompagnò nei primi passi della sua conversione disse:

"All'udire i vostri inni e cantici, quanto piansi, fortemente commosso dalle voci della vostra Chiesa che soavemente cantava! Entravano quelle voci nelle mie orecchie, e la vostra verità si struggeva nel mio cuore; e con questo si infiammava l'affetto di pietà, e scorrevano le lacrime e stavo bene con esse.
" (S.Agostino Conf. IX 6, 14).

Come conclusione possiamo affermare che il gruppo musicale parrocchiale è chiamato a proclamare la grandezza di Dio nel canto, la lode e l'adorazione giorno e notte e a essere canale di benedizioni attraverso il quale si manifesti la gloria di Dio.

 
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