Laboratorio Gruppo Liturgico - Animazione Liturgica

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Laboratorio liturgico
Metodo di lavoro del Gruppo Liturgico

Metodo semplice di lavoro

Una volta che il gruppo ha determinato la durata della riunione, si distribuirà il tempo per momenti e si fisserà la durata del tempo per ogni momento.

La sessione di lavoro si dividerà secondo i seguenti momenti.

Tratto da: Animación litúrgica - JOAN M. CANALS, “El equipo de la animación  Litúrgica”, tradotto e curato da Mauro Bertini.

1. Momento di pregare
Si raccomanda che la sessione inizi e si concluda con alcuni momenti di preghiera. I membri del gruppo non solo preparano e esercitano alcune funzioni, ma formano un gruppo di fede e di preghiera. La preghiera crea un clima di fede e di esperienza, di silenzio e dialogo, di rispetto e libertà, di comunione e amicizia. Si può incaricare per ogni sessione un membro del gruppo per preparare una breve preghiera d'inizio e di conclusione. Le preghiere si ispirino ai testi liturgici della celebrazione che si dispongono a preparare.

2. Momento di lettura dei testi liturgici

E' consigliabile che la sessione non dedichi tempo alla lettura condivisa dei testi liturgici. Ogni membro li avrà letti anticipatamente avendo preso nota di tutto ciò che crede opportuno condividere con gli altri compagni del gruppo. In questo modo la sessione di lavoro non si prolungherà. Tuttavia, se la maggioranza non li ha letti, è necessario dedicare un tempo alla lettura dei testi liturgici della domenica o della festività corrispondente.

3. Momento panoramico

Consiste nel presentare una panoramica sugli aspetti generali della celebrazione e inquadrarli nel quadro dell'Anno liturgico, o facendo riferimento alle domeniche precedenti o all'ambiente sacramentale corrispondente. Durante questo momento, il gruppo può dialogare sui seguenti punti:

• identificare e scoprire, se esistono, alcuni aspetti o circostanze che vive la comunità cristiana a livello esistenziale, sociale o religioso;
• inquadrare la celebrazione nello spirito liturgico del tempo corrispondente dell'Anno liturgico. Ricordare l'esperienza degli anni precedenti nelle stesse circostanze liturgiche per una progressiva comprensione dei diversi aspetti della vita cristiana ed evitare la sensazione di routine;
• mettere in relazione le feste della Vergine Maria e dei Santi con il mistero Pasquale di Cristo, centro di ogni celebrazione;
• se si prepara la celebrazione di un sacramento cercare di inserirlo nel congiunto di tutti gli altri sacramenti e di metterlo in relazione con l'Eucaristia;
• considerare alcuni aspetti che facilitano la comprensione della domenica e delle feste nella prospettiva storico-teologica e senza dimenticare gli attuali;
• ricordare le linee principali della domenica precedente, con la possibilità di metterle in relazione con quella presente;
• prima di terminare questo momento si stabiliranno due o più idee chiave della celebrazione da tenere presente nei momenti seguenti;
• questo è anche il momento giusto per introdurre, se le circostanze lo richiedono, lo studio di un punto particolare della liturgia.


4. Momento di preparare i diversi elementi celebrativi

Il gruppo conosce i testi liturgici e ha percorso il panorama della celebrazione. Ora conviene preparare i diversi elementi celebrativi; per esso si terrà conto di questo:

• si selezionano i canti più appropriati per ogni momento dell'azione liturgica. Si sceglieranno quelli che riuniscono maggiore qualità biblica e liturgica nel testo e offrono una qualità musicale degna;
• quando i libri e la normativa liturgica lo permettono, e ci sono testi alternativi, si sceglieranno quelli più adatti per l'assemblea, come la forma dell'atto penitenziale, il prefazio, la preghiera eucaristica, ecc.;
• evidenziare alcuni segni, gesti o parole che meritano una valorizzazione speciale nella celebrazione che si prepara;
• trovare la lingua, espressioni o immagini da impiegare al momento opportuno;
• in relazione alle intenzioni della preghiera dei fedeli si cercherà la forma più relazionata alla celebrazione e con la possibilità di comporre alcune richieste secondo le circostanze attuali della Chiesa, del mondo e della comunità;
• la preparazione o redazione dei commenti che si devono fare nella celebrazione. Questi commenti hanno lo scopo di aiutare l'assemblea a comprendere e vivere meglio alcuni elementi celebrativi. E' anche il momento opportuno per offrire al celebrante alcune idee per l'omelia, se si ritiene opportuno;
• prestare attenzione alle celebrazioni speciali: bambini, giovani, altri sacramenti...;
• concretizzare alcune forme di ambientazione della Chiesa e dell'atrio secondo i tempi e le feste;
• preparare note che si ritengono opportune per favorire la massima partecipazione dell'assemblea.


5. Momento di assegnare i ruoli e le responsabilità

Poi, si passa al momento nel quale si assegnano i compiti o le funzioni da realizzare nelle celebrazioni liturgiche. I membri del gruppo assumono la responsabilità delle funzioni. L'assegnazione si fa per numero di celebrazioni che ci sono nella parrocchia o nella chiesa, per le persone disponibili nel gruppo, e per le diverse funzioni di ogni celebrazione, per esempio, due lettori, un salmista, il commentatore. Ogni membro del gruppo sarà responsabile della funzione affidata, cercando di realizzarla con preparazione, esperienza e con grande spirito liturgico e di servizio. È conveniente che tutte le funzioni le realizzino persone del gruppo, non sempre le stesse, però si può chiedere ad altre che esercitino qualche funzione.

 
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