Gloria Giombini - Animazione Liturgica

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Canti Liturgici

Gloria Giombini: il Testo

Gloria, gloria a Dio nell'alto dei cieli gloria.
E pace, e pace in terra agli uomini
di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.

Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio,
Agnello di Dio, figlio del Padre,
tu che togli i peccati, i peccati del mondo
abbi pietà di noi, abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati, i peccati del mondo,
accogli, accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra, alla destra del Padre, abbi pietà di noi, abbi pietà di noi. Perché tu solo il santo. Tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo. Con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

Gloria Giombini: Cosa dice il Testo

Gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà.

Il Gloria a Dio è un antico inno utilizzato nella liturgia cattolica. Telesforo papa dal 128 al 139 circa  ordinò  che durante la messa della notte di Natale si cantasse l'inno Angelico, ovvero il Gloria a Dio da lui presieduta. Successivamente papa Simmaco (498-514), concesse ai soli vescovi che il Gloria fosse recitato durante le messe domenicali e le feste dei martiri. I sacerdoti invece potevano recitarlo solamente a Pasqua.
Poi piano piano si raggiunse la situazione attuale ovvero quello di recitarlo o cantarlo nelle messe festive escludendo il tempo di Avvento e il tempo di Quaresima.

Da qui si capisce come il canto del Gloria a Dio di Giombini, fa pensare al tempo di Natale anche se nel suo contenuto c'è carattere pasquale "Signore Agnello di Dio figlio del Padre". Questo inno è costituito in tre parti. La prima parte è fin troppo evidente riguarda il canto degli angeli sulla grotta di Betlemme ecco perchè viene  chiamato anche Inno Angelico, ma è anche una lode e un ringraziamento al Padre. La parte centrale abbiamo detto sopra ha carattere pasquale e quindi di salvezza. La parte finale è tutta riservata in gloria della Trinità.

Gloria Giombini: Come Cantarlo

In tutto il canto del Gloria di Giombini, solo in una frase le voci del coro si dividono in tre (vedi Fig.1).

Solo per questa frase del canto, noi vi proponiamo di assegnare la voce più alta ai tenori, quella intermedia ai soprani e quella bassa ai contralti insieme ai bassi.


(Fig. 1)

Per quanto riguarda la tonalità del canto, abbiamo preferito lasciare quella originale che è poi quella auspicabile sempre nei limiti del possibile.

Questo implica però la presenza di un coro maschile o un solista davvero bravi e dotati di voce tenorile.

Al contrario può venire fuori una esecuzione troppo gridata e quindi in questo caso è meglio  abbassarlo di un tono.

Nel testo del Gloria di Giombini, l'autore ha optato per una versione senza ritornello, cioè il canto si sviluppa dall'inizio sino alla fine come nella forma recitata. Vedremo più avanti come la parte del ritornello in realtà è stata affidata ad un intermezzo musicale che riprende la melodia iniziale del gloria. La variante esecutiva che analizzeremo, volendo rispettare le indicazioni dell'autore, prevede un solista e una risposta da parte del coro dall'inizio sino alla fine. L'assemblea canterà insieme al coro eseguendo la prima voce della risposta. Nella partitura che mettiamo a disposizione sempre in fondo a questa pagina, trovate tutte le indicazioni di esecuzione.

Per quanto riguarda il coro, occorre prevedere una divisione in due gruppi di voci: la voce alta affidata ai soprani e tenori e quella bassa ai contralti e bassi. In verità vi è una eccezione nella frase "...figlio del Padre..." dove la parola "Padre" prevede l'esecuzione in tre voci; alcuni del coro solo per questa occasione possono cantare le note centrali dell'accordo. Un'altra variante forse un pò più robusta, può essere quella di affidare l'introduzione "Gloria gloria, a Dio ..." al sacerdote celebrante oppure ad un solista e tutto il resto diviso tra gli uomini del coro nella voce di domanda e donne del coro e assemblea nella voce di risposta. Le donne anche in questo caso si dividerebbero in due gruppi contralti e soprani nella risposta a due voci.

Il Gloria di Giombini, ha una melodia semplice che colpisce subito l'ascoltatore con la complicità della ritmica festosa e allegra che aiuta non poco a rendere piacevole questo canto. Un canto che ha ormai 40 anni eppure continua ad essere moderno e molto apprezzato dai giovani. Dicevamo melodia semplice ma di difficile esecuzione sia per le note alte (soprattutto per il solista o le voci maschili)  sia per l'intreccio che senza di esso perderebbe molto del suo fascino. Non è un canto per l'assemblea ma lo è per l'assemblea guidata da un buon coro. Il solista in questo canto può trovare la sua maggiore espressione e interpretazione. Possiamo dire che nonostante le evidenti difficoltà è un canto che possono cantare tutti.

Gloria Giombini: Come Suonarlo

Il tempo di "allegro non veloce" indicato nelllo spartito del Gloria di Giombini qui allegato, purtroppo non ci da una indicazione precisa della durata del tempo se non nel fatto di non correre troppo durante la sua esecuzione. L'accompagnamento comincia con una brevissima introduzione che assomiglia molto alle note dei bassi ma che introduce bene  quello che sarà l'attacco del canto sia come ritmica che come melodia.
Organo
L'organo può benissimo suonare sia l'introduzione (vedi fig. 2) che il resto dell'accompagnamento base. Purtroppo non possiamo offrirvi la partitura per organo ma solo la melodia con le classiche sigle di accordi. Occorrerà riuscire a trovare un giusto equilibrio tra bassi e accordi per avvicinarsi il più possibile al ritmo del canto.
L'intermezzo musicale
che si ripete due volte lungo il corso del brano, può essere suonato anche dall'organo magari con un timbro appropriato a meno che non si dispone di altro strumento come per esempio una chitarra solista.


(Fig. 2)

Chitarra
Dove non riesca l'organo, la chitarra può dare una grande mano d'aiuto nel sostenere il canto con il ritmo corretto a tal proposito vogliamo aiutarvi mettendo a vostra disposizione una registrazione audio del ritmo della chitarra a modo di esempio anche se l'esecuzione ci sembra un pò troppo veloce.
Una chitarra ritmica ovviamente ad esclusione dell'introduzione, suonerà per tutta la durata del brano.

Oltre alla registrazione audio, per aiutarvi ancora di più, vi mettiamo a disposizione anche il ritmo della chitarra.



Legenda
"^"  = pennata in giù
"v" = pennata in sù

N.B.

Si tratta di un tempo di 4/4.
Nel ritmo abbiamo aggiunto anche gli accordi per capire meglio il momento del cambio di ritmo e degli accordi.
Attenzione le pennate in sù sono più rapide di tutte le altre.

Per quali situazioni

  • Canto del Gloria (Celebrazione eucaristica)

  • A conclusione della Compieta

  • Nell'ufficio delle Lodi

Note sul canto

titolo: Gloria
testo: dalla liturgia
musica: Marcello Giombini
------------------------------
tratto da: Messa Alleluia
edito da: Pro Civitate Christiana
anno: 1969

Video Canto

Risorse Utili

Per un uso didattico e pastorale ascolta il video canto qui proposto, potrai far conoscere e insegnare il canto al coro e all'assemblea.

Il Gloria di Giombini \'e8 in perfetto stile Messa Beat
di cui l'autore nè è stato uno dei fondatori.

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